Un lunedì illuminante. Sveglia lenta nonostante le mille cose da fare, la moka piuttosto che la Nespresso, per gustare la bellezza dei gesti lenti. Camicia sbottonata, scalza, il vento fresco di una mattina d’estate a Milano che mattina d’estate non sembra.
Riflettevo sul valore che diamo alle cose, alle persone. In un tempo in cui conosciamo il valore di tutto, in cui (quasi) tutto è sostituibile, che valore diamo a ciò che non può essere acquistato, quindi sostituito? A ciò che non può essere riparato? Che valore diamo a quei 21 grammi d’anima? (Conoscete la teoria del Dott. MacDougall? Il medico, confrontando i suoi risultati con quelli di suoi cinque colleghi, riscontrò che immediatamente dopo la morte il peso del corpo umano cala esattamente di 21 grammi, come se – esalando l’ultimo respiro – qualcosa abbandonasse velocemente il corpo).
Il peso dei nostri giorni, della nostra felicità, dell’amore dato e di quello ricevuto, del nostro dolore, è tutto lì, in quei 21 grammi. Ci affatichiamo per la carriera, per le scadenze, per le consegne, … e dimentichiamo che senza i brividi lungo la schiena è tutto inutile. Anzi, non è inutile: è sufficiente. Una “vita sufficiente”, come un sei sul registro, quel tanto che basta per restare sulla superficie delle cose: abbastanza per non andare in apnea, abbastanza per dirsi che può anche andare bene così.
“La comfort zone”.
E tu, cosa scegli? Una vita sufficiente o di sentire tutto il peso dei tuoi 21 grammi di anima?
4 Commenti
Assolutamente la seconda! :-)
Passa a trovarmi VeryFP
Combatto per la seconda, ma la sensazione è quella di sentirsi stretta fra persone che fluttuano nel vuoto, trasportati dalla prima opzione. Non è facile Nunzia.
Un bacio
Enza
Beh, direi la seconda anche se si lotta perchè non sia solo ua vita sufficiente..
Un abbraccio grande!
Mi chiedo perché non ti abbia letto prima, come mai non sia mai finita prima a leggere e ad impigliarmi fra le tue parole e riflessioni.
Mai stata per il “potrebbe ma non si applica!”, 21 grammi tutti assieme sempre e comunque, con i brividi e i lividi!