Quello che sto per raccontarvi ha dell’incredibile: navigando su facebook mi sono imbattuta per caso in un video in lingua svedese con un’intervista fatta da una televisione ad un hacker. L’hacker in questione è l’ideatore di un’applicazione per smartphone, GrabMe, che mai avrei pensato potesse esistere: l’app permette, infatti, di identificare le case momentaneamente vuote. Che cosa vuol dire? Vuol dire che i ladri potranno svaligiare casa vostra anche solo se vi allontanerete per andare al supermercato, per andare a prendere i vostri figli da scuola, per andare al cinema, per un weekend fuoriporta. Il funzionamento è molto semplice: GrabMe incrocia i dati e le notizie postate da noi utenti sui social network e traccia una mappa che segnala ai ladri le case vuote.
Il video, che vi allego, ha i sottotitoli in italiano quindi per me è stato semplice capire quello che sta accadendo. Credo che questo sia il punto di non ritorno. Ho sempre pensato e creduto fortemente che i social fossero un mezzo potentissimo per lanciare messaggi positivi e per condividere passioni, interessi, aspetti lavorativi. Oggi lo credo un po’ meno, alla luce di quello che vi sto scrivendo.
Siamo abituati, forse ingenuamente, a condividere sul web molte più informazioni di quelle che dovremmo condividere, a geolocalizzarci in ogni posto e comunque a tenere sempre attiva la localizzazione dei nostri smartphone e device elettronici. E così poi un giorno arriva un ragazzetto biondo e decide di incrociare i vari algoritmi e spianare la strada ai ladri/malfattori. Non mi sento più sicura in casa mia e credo neppure voi. La prima cosa che ho fatto è stata disattivare su tutti i miei dispositivi i servizi di localizzazione ma sono certa che questo non sarà sufficiente, io sono spesso in viaggio, come posso tutelarmi? Sapete la cosa più agghiacciante qual è? Che la metà dei download di questa app sono stati fatti proprio in Italia!
Non siamo più liberi. I social, nati come mezzi per facilitare le comunicazioni e le connessioni tra utenti di tutto il mondo, sono diventati un’arma a doppio taglio.
Cosa pensate di fare? Come pensate sia possibile tutelarsi?
8 Commenti
Non si può più stare tranquilli, che ansia!
baci
Mi vengono in mente quelli che si postano in altri luoghi e invece restano a casa sul divano. Chissà in quel caso che succede .-.
LOL! Non ci avevo pensato…sai che soprese! :)
è veramente inquietante…ormai non siamo più al sicuro da niente!
oddio sono rimasta senza parole, non sapevo esistesse una cosa del genere, non si può stare più tranquilli
Alessandra
È assolutamente sconcertante. Ho sempre pensato che i social fossero un grande mezzo di comunicazione, ma come in tutte le cose bisogna usare un minimo di testa.
Va bene taggarsi ogni tanto in qualche posto, ma evitare di pubblicare tutta la propria vita privata è di primaria importanza ormai. Lo pensavo alla nascita di FB e lo penso ancor di più oggi.
In effetti forse non si tratta più di mezze misure, equilibrio, privacy o no, ma un conto è utilizzarli per lavoro, un conto è buttarci su tutta la nostra quotidianità.
Il problema oggettivo è poi legato alla geolocalizzazione e alle sinergie tra smartphone e social. Sembra a volte che dietro a tutto questo ci sia una grande lobby che manovra tutto.
[…] Hacker sviluppa app per svaligiare appartamenti: GrabMe […]
Beh, dovrebbe essere un deterrente per chi pubblica, sempre e comunque, informazioni sulla sua vita privata..
Hai provato a segnalare la cosa alla Polizia Postale? Anche se non credo che possano fare qualcosa, se non altro, potrebbero risalire al sito che ospita il video ed oscurarlo..