Diario di viaggio, secondo giorno nelle Filippine. Non sono ancora riuscita a prendere confidenza col posto, non ho ancora trovato l’ispirazione e so che solo il contatto con la gente indigena potrà darmi quel calore necessario per iniziare a Fotografare e non semplicemente a scattare. Non so spiegarvi; non è così facile trovare la giusta sintonia con un posto, quella che poi ti fa riguardare le fotografie e ti fa dire “ecco, questi scatti raccontano di me in giro per il mondo, sono io”.
La giornata inizia con una passeggiata sul molo, incrocio Paolo che aveva appena fatto la stessa cosa e stava tornando indietro. Ho apprezzato molto il suo slancio di generosità (o galanteria?) del pomeriggio precedente, quando mi ha detto “se vuoi ti posso accompagnare io”, riferendosi al fatto che avevo espresso il desiderio di evadere dal resort per andare alla ricerca del mio punto di partenza. In realtà sono certa lo abbia fatto solo perché ha capito subito che io e il senso dell’orientamento siamo due rette parallele. La pioggia torrenziale ci ha poi costretti nelle nostre camere fino all’ora di cena ma sarebbe stato bello andare a scattare insieme perché ha un bell’occhio fotografico, ho sbirciato qualche suo scatto e ho già deciso che sarà lui ad occuparsi delle mie foto (e in fondo lo ha capito anche lui).
La mattinata del 14 giugno inizia all’insegna della spiritualità, nel tempio taoista Tempio Taoista a Beverly Hills, Cebu City. Un’atmosfera surreale ci avvolge, c’è nell’aria una strana sensazione di pace. Qui, in questo ricco quartiere di Cebu, risiede anche la più grande comunità di cinesi nelle Filippine. La location ci regala subito meravigliosi e coloratissimi scorci e viste mozzafiato sulla città; all’interno dell’area ci sono quattro templi e il dragone, simbolo di potere e supremazia, è uno degli elementi più ricorrenti. All’altare principale si pratica il rituale del “Fortune Telling”: è aperto a tutti e tutti possono provare a fare le proprie domande e aspettarsi delle risposte. Le ragazze (Corinna, Greta e Sara) decidono di provare a chiedere “alla divinità” la possibilità di fargli 3 domande. Io e Paolo siamo scettici e restiamo fuori: preferiamo non fare e non farci domande e così chiacchieriamo del più e del meno arrivando ad una conclusione “ognuno è artefice del proprio destino ed è meglio non lasciarsi condizionare dalle risposte di una divinità”. Io poi già di mio mi basto, con le mie domande esistenziali. Delle tre, solo Corinna è riuscita a fare le tre domande alla divinità (si lanciano due pietre e, a seconda del lato in cui cadono per terra, si ottiene una risposta affermativa o negativa). Speravo ci rivelasse le sue domande ma non può, perché è tra le condizioni accettate. Argh! Greta è sconsolatissima ed io subito la rincuoro: “Greta, pensa se facendo la domanda ti fosse venuta fuori una risposta negativa. Questo avrebbe sicuramente condizionato sia i tuoi pensieri che le tue azioni quindi non credi sia stato meglio così?”. Ci pensa, poi sorride ed annuisce.
Foto scattate con la nuova Samsung Camera NX1, ottica 1:2-2,8 S 16-50 mm
In tutto ciò, io semplicemente non vedo l’ora di andare al Carbon Market. Sono ancora alla ricerca della mia ispirazione e sono anche un po’ scoraggiata perché non riesco a comunicare col posto. Qualcosa mi dice che lì, al mercato, avrei trovato la mia ispirazione fotografica…e così è stato. É stato un inebriante tripudio di colori, odori, voci, urla, versi… ma l’incontro che più mi ha segnato e che mi sono portata dentro da lì ai successivi otto giorni e poi chissà ancora per quanto è stato quello con i piccoli bimbi che vagavano nel mercato. Tutto è iniziato con una mia carezza ad uno di loro, al piccolino che nel mio video vedrete nella scena di chiusura. Dolce, di una dolcezza disarmante, con due occhi grandi, scuri, profondi; due occhi meravigliosi.
Da lì poi mi sono ritrovata in una morsa di piccoli bimbi sorridenti che mi giravano intorno, mi abbracciavano, mi prendevano per mano, mi chiedevano di fargli vedere le foto e i video che stavo realizzando e sorridevano. Sorridevano sempre. Ed allora mi sono detta che la vita è così ingiusta e che troppo spesso siamo così stupidi da non capire che la vera felicità è proprio davanti a noi, che la possiamo toccare con mano tutte le volte che vogliamo, che se quei bambini erano felici nel vedere i propri volti ed i propri abbracci su uno schermo noi non abbiamo alcun motivo per lamentarci delle piccole sciocchezze quotidiane. Quelle fragorose risate io le sento ancora qui con me, sono state l’ennesimo regalo ricevuto durante questo viaggio. Ho provato a raccontarvelo qui e nel video ma non so se ci sono riuscita, è come mettere un po’ di sabbia in una bottiglia e trasportarla da una parte all’altra del mondo: puoi imbottigliare e trasportare la sabbia ma non il profumo del mare ed il rumore delle onde.
Ricordo poco di tutte le altre cose fatte nel pomeriggio e a cena, cerco di tenere ben salde in cima alla lista le immagini del Carbon Market. Ricordo però la serata passata in spiaggia tutti insieme, al Blue Water Maribago: quella è stata la prima volta in cui mi sono sentita parte del gruppo. Finalmente iniziavamo a conoscerci e a parlarci davvero, Greta raccontava dell’amore per i suoi gatti, Sara del suo viaggio a Cuba, Corinna di quel balcone attraverso cui osserva il mondo e Paolo pensava ai suoi mitici amici (ciao ragazzi!). Io?! Io ero già felice così. Non potevo esserlo di più.
Vi lascio il video del primo e secondo giorno nelle Filippine e, se non avete letto il mio primo post, vi invito a farlo, lo trovate qui: FILIPPINE 2015: UN VIAGGIO NEL VIAGGIO. CEBU E MACTAN ISLAND #1
[To be continued…]
15 Commenti
le tue foto mi fanno sempre viaggiare con la mente!
Nameless Fashion Blog
anch’io in Africa ho capito di quanto, spesso, siamo infelici/insoddisfatti di tante cose o di quello che non abbiamo, quando la felicità è nelle piccolissime cose. In alcuni casi, in niente! LORO sono i veri maestri di vita!
Foto stupende tesoro, come sempre: PARLANO!!!
<3
http://www.thefashionprincess.it/
Le tue foto e i tuoi racconti sono magici! Sei bravissima!
è meraviglioso il connubio di colori che si mescola con questi volti spontanei e assolutamente amorevoli.
Queste immagini ti entrano nel cuore, davvero!!
http://laviecestchic.blogspot.it
mi è piaciuto tantissimo questo report e le foto sono stupende, e ti ammiro perchè sono sincera io non riuscirei ad andare in questo posti cosi poveri, lo so che sbaglio ma non riesco ad adattarmi
alessandra
sembra l’inizio del tuo libro sai?
p.s. le ultime due foto… quella delle bambine che fanno le vezzose mentre ti guardano e quel bambino… sono rimasta senza parole… sei un’artista ormai Nunzia… non saprei come altro definirti <3
Che bello poter viaggiare. I viaggi creano delle emozioni uniche!!!! Bellissime anche le foto, raccontano molto.
Un bacio,
Eni
Chissà che emozioni forti hai provato.. e, si, un po’ traspaiono dalle tue parole! Brava, bellissime foto e molte anche assai suggestive!
Bellissime queste foto..
Quanta dolcezza c’è nei sorrisi di quei bimbi?
Bellissimo racconto Nunzia, ho letto rapita ogni singola parola.
Aspetto tutte le prossime puntate <3
Tatiana, tatilovespearls.com
i tuoi scatti mi lasciano sempre senza fiato! troppo belli!
This is a fantastic country!! Love all the photos!!
Bellissimi scatti: un connubio di colori magnifico!!
[…] molti mesi fa, mi sono detta che per me sarebbe stata sicuramente un’ennesima prova. Già il viaggio nelle Filippine e i 40 giorni passati in Thailandia mi hanno insegnato che il mio cuore non ha filtri, che esiste […]
bel viaggio! :-)