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Ciò che doni non è dell’altro ma tuo: è la misura di ciò che sei.
La fotografia prima ancora di essere uno scatto è una storia, una storia che racconta l’anima di una città e di chi la scatta o racconta. Ed io che mi sento sempre più storytelling e che provo quotidianamente a raccontarvi quello che amo e qualcosa di me attraverso la fotografia, non potevo non parlarvi di Cewe. Perché? Perché un un’epoca in cui il digitale ha preso il sopravvento ci sono foto così belle e così emozionanti che vederle su un monitor o stampate in un album non ti basta più.
Sono queste le foto con cui amo decorare le pareti di casa mia: ingrandimenti stampati su tela che diventano quadri, vere opere d’arte personali. Trovo che non ci sia nulla di più bello che svegliarsi ogni mattina in una stanza attorniata dai miei ricordi più belli e coinvolgere gli amici nei miei viaggi.
Se anche voi avete scattato una foto di cui siete innamorati, provate a farla diventare un quadro: la stanza in cui lo appenderete sarà subito più personale. Per ordinare la stampa i servizi più comodi sono online. Grazie alla stampa poster di Cewe, ad esempio, potete ordinare l’ingrandimento della vostra fotografia direttamente dal sito web e riceverete il quadro a casa dopo qualche giorno. Sia i formati che i supporti sui quali è possibile stampare la foto sono tantissimi. L’importante per un effetto equilibrato è scegliere in base alla grandezza della parete sulla quale appenderete la fotografia e allo stile dell’arredamento che avete scelto.
Ci sono materiali, come la tela pittorica, che danno un effetto più artistico e se abbinati a cornici a vista in legno, anche un po’ retrò. Se invece amate lo stile moderno, scegliete la stampa su uno dei materiali più innovativi come il forex, l’alluminio o il plexiglass. Non ci sarà cornice e potrete fissare l’ingrandimento al muro con speciali ganci che daranno l’impressione che il quadro sia come sospeso: di grande effetto.
Molto di tendenza è anche la stampa poster a mosaico: la fotografia viene scomposta in più stampe, che dovrete poi appendere a qualche centimetro di distanza. Potete scomporla in 2, 3 o 4 parti: l’ideale per me è realizzare un trittico, molto adatto soprattutto per le foto panoramiche di paesaggi che adoro scattare.
Da oggi fino a fine 2014, potrete stampare il vostro poster usando uno dei buoni sconto riservati ai miei lettori:
Dall’8 marzo, giornata dedicata alle donne, è in vendita in esclusiva negli store Coin la nuova collezione di felpe firmate da Alessia Giacobino (Jo No Fui), Stella Jean e Cristina Tardito (Kristina Ti). Vi avevo parlato dell’iniziativa anche qualche mese fa, in questo post.
Dopo il grandissimo successo della prima edizione il cui ricavato è stato destinato ad attività rivolte principalmente alle donne in paesi come Sri Lanka e Palestina, Coin ospita una nuova iniziativa a sostegno di Women’s Circle for Change. L’innovativa campagna di comunicazione e raccolta fondi incentrata sui diritti delle donne e sulla loro capacità di costruire un mondo migliore, si è data l’obiettivo di coinvolgere clienti, stilisti e i propri dipendenti, per mobilitare risorse e attenzione a favore del lavoro di Oxfam per far uscire dalla povertà decine di migliaia di persone, in maggioranza donne e bambini.
In Sri Lanka, grazie alla generosità dei clienti che hanno acquistato la felpa della collezione invernale, 120 donne delle comunità tamil, per lo più vedove, avranno la possibilità di tornare a coltivare i campi nelle zone in cui vivevano prima della guerra. In Palestina, Oxfam potrà garantire una fonte di reddito ad almeno 70 donne delle comunità beduine alla periferia di Gerusalemme, per assicurare loro indipendenza economica grazie al recupero delle tradizioni artigianali. Qui si lavorerà soprattutto con la lana, per produrre tappeti e oggetti che le donne stesse potranno vendere nei mercati locali.
Le felpe, 100% made in Italy, saranno in vendita negli store Coin a 45,00 euro. I capi, arricchiti da stampe con lamine argentate, delicati ricami e grafiche realizzate in inchiostro metallizzato “effetto lucido”, rappresentano per ciascuna stilista la propria idea di alleanza tra donne che si battono a favore dei diritti delle donne e, attraverso il loro acquisto, sarà possibile dare un contributo all’impegno di Oxfam nella costruzione di un mondo libero dall’ingiustizia della povertà.
La prossima settimana ve le farò vedere indossate, curiose?
Braccialini, il noto brand made in Italy di pelletteria, ha lanciato una iniziativa davvero originale, una di quelle iniziative che sanno di storia, di amore di passione per il proprio lavoro e che sono sicura vi piacerà. Per festeggiare i 60 anni di attività ed in occasione della nascita del museo Braccialini l’azienda sta ricomponendo il proprio archivio storico ed invita tutte le sue acquirenti a prendere parte ad una vera e propria caccia al tesoro alla ricerca di borse Braccialini anni ’50, ’60, ’70. Siete tutte invitate e sono invitate le vostre amiche, mamme, zie, nonne: rovistate nei vostri armadi, visitate mercatini vintage o negozietti retrò alla ricerca di Braccialini vintage! Come partecipare? Basta scattare una foto e inviarla a 60anni@braccialini.it . Le borse che fotograferete, se ritenute originali, saranno poi esposte nel Museo Braccialini di prossima apertura. Sono sicura che sarete bravissime a scovare i modelli più originali tra gli oltre 40.000 modelli unici prodotti dall’azienda in 60 anni. Se vi fa piacere iscrivetevi cliccando qui all’evento creato su facebook.
Perché ho scelto di parlarvene? Perché credo fermamente nel made in Italy e nelle persone che prima di tutto ci mettono il cuore. La signora Carla Braccialini ha preso le redini dell’azienda nel 1979, dopo la scomparsa del marito, e da allora il percorso è stato tutto in ascesa, anche con l’arrivo in azienda – nel 1980 – dei figli Riccardo e Massimo. Vi racconto qualche piccola curiosità, solo per farvi capire quanto impegno c’è dietro il brand: con i tessuti impiegati per realizzare le borse si potrebbe ricoprire la superficie dell’Italia intera e, pensate un po’, con i chilometri di filo usati per cucire le borse di potrebbe coprire la distanza tra Terra e Sole; solo nell’ultimo decennio l’azienda ha compiuto passi da gigante, infatti nel 2004, per festeggiare i 50 anni di attività c’è stata l’apertura di nuove boutique in Italia e all’estero oltre che la pubblicazione del libro “Braccialini 50 anni di idee”, c’è stato un piano di ampliamento in Cina, il raggiungimento del sessantesimo monomarca a livello mondiale … fino ad oggi e al nostro AAA Vintage cercasi.
Allora? Siete disposte a darci una mano? Ready, set, go! Andate alla ricerca di modelli Braccialini vintage e … fotografate!
Ecco qui una nuova super sorpresa per voi: io e Showroomprive.it, sito di vendita online di articoli grandi marche donna/uomo/bambino/casa che tutti voi sicuramente conoscete, abbiamo deciso di farvi un regalo. Cosa? Un buono regalo da 100,00 euro da spendere liberamente sul loro sito. Potrete acquistare quello che volete. Non posso accompagnarvi fisicamente a fare shopping ma, quando posso, mi impegno o per farvi dei regalini oppure per dare spazio ad iniziative come questa. Vi va di tentare la fortuna e provare ad essere la fortunella che potrà usufruire del buono regalo?
Un video divenuto virale in poche ore, venti sconosciuti, un bacio tra loro. Quattro milioni di visualizzazioni in dodici ore. La videomaker Tatia Pilieva ha chiesto a venti persone che non si conoscevano di provare a baciarsi, per osservarne le reazioni. Ho cliccato incuriosita, all’inizio ero perplessa. Sì, insomma, cosa ci sarà mai di bello nel vedere degli sconosciuti che si baciano? Ed invece, come spesso accade, mi sbagliavo: ho iniziato a sorridere, a provare quella tenerezza che rende leggero il cuore, quella tipica di quando guardi qualcosa di bello, di veramente bello. Ed ho riflettuto sul fatto che tutti noi, nella vita, abbiamo baciato uno sconosciuto o una sconosciuta. Sempre. Ogni storia è iniziata con un bacio, con quell’imbarazzo iniziale del non sapere cosa fare, cosa dire. Ogni bacio ha avuto un futuro, anche solo per una notte. E chi avevamo di fronte in quel momento era, se ci pensate, uno sconosciuto. Poco importa se dopo è diventato il nostro fidanzato, compagno, marito, migliore amico. Ed allora ho ricordato l’emozione di quel primo, timido, bacio. Di quello che, in qualche modo, può voler dire tante cose e una fra tutte: “mi fido di te”. Perché per baciarsi ci si deve fidare, anche solo dopo essersi visti per un minuto soltanto. Quel bacio che ci fa partire pur restando fermi immobili nello stesso posto, che ci fa fare il giro del mondo in qualche minuto, che ci fa battere il cuore.
Ed ho pensato in parallelo a tutti i baci non dati. A tutte quelle volte in cui avremmo voluto fare, dire, baciare ma ci siamo raccontate una piccola bugia. A tutte quelle volte in cui ci siamo inibite da sole, ci siamo date risposte a domande che non abbiamo posto a nessuno e che nessuno ha ascoltato. Magari le risposte sarebbero state diverse, magari no, ma non lo sapremo mai. E allora mi sono detta che a volte dovremmo imparare ad essere come gli sconosciuti in questo video: azzerare le barriere, le idee, i pregiudizi, … e lasciarci andare. Baciate, scrivete, amate, incazzatevi, fate domande e aspettate di ricevere le risposte. Non rispondete da sole alle vostre stesse domande. E ve lo scrive una a cui sfugge ancora questo passaggio.
La primavera è alle porte ed io non ho mai visto Milano così bella come nel giorno in cui sono state scattate queste foto. “Prendi un giorno, il più bello che possiedi, ha il colore che non dimenticherai mai” (L’Aura). Io prendo questo, il più bello di un mese a tratti difficile ma che mi ha fatto comprendere molte cose, di me, su quello che voglio, su quello che non voglio, su quello che mi piace. Il colore è il rosso, rosso come quel tramonto bellissimo di qualche giorno fa ai “Giardini Indro Montanelli”, rosso come quei petali sparsi sull’asfalto e quelle rose fotografate da “Au Nom De La rose”, lo stesso giorno, mentre sfogliavo la mia copia di “Style Paper Italia” contenente due pagine dedicate a me. Rosso come tutte le cose che fanno battere il cuore, rosso come un giorno felice in cui ho riso di gusto ed ho respirato la primavera. Rosso come le mie scarpette Tipe & Tacchi (ve le avevo presentate in questo post), rosso come una vespa che fa molto anni ’50 e mi fa venir voglia di estate e di mare, rosso come la mia gonna a ruota “cool” by Flive.
E voi, se doveste pensare al giorno più bello delle ultime settimane, che colore gli dareste?