Qualche giorno fa mi è stata fatta una domanda: “se non avessi cambiato la tua vita, cosa faresti oggi?”. Una domanda a cui non ho saputo rispondere, fondamentalmente perché credo non ci sia una risposta univoca. Ognuno di noi è l’insieme dei suoi sogni, delle sue esperienze, dei suoi desideri, dei suoi incontri, dei suoi anni. Se cinque anni fa non avessi deciso e scelto di cambiare la mia vita – e di comprare un biglietto solo andata – oggi non so cosa farei, non posso dirlo, posso dire però quello che ho scelto di diventare: FELICE.
Probabilmente avrei smesso di scrivere, di fotografare e la luce nei miei occhi si sarebbe spenta giorno dopo giorno: credo si diventi dei cartonati di se stessi quando a venticinque anni si rinuncia ai propri sogni. Invece ho scelto di essere felice ogni giorno della mia vita e di amarmi, ho scelto di non perdere più il mio tempo nel fare cose che non voglio fare o che non mi piace fare, di non regalare più il mio tempo a chi usa la mia vita come contenitore di pensieri tristi, ho scelto di incamminarmi lungo un sentiero incerto ma da cui ogni mattina vedo il cielo azzurro ed il mare blu.
Ho scelto di sentirmi libera, di essere libera ed è stata la mia ostinazione a farmi realizzare ogni sogno, quella convinzione che tutto ciò che di buono c’è in noi vada messo in circolo nell’universo per ritornare a noi sottoforma di energie positive e amore, è stata quella scintilla che ho fortemente voluto ritrovare nel mio sguardo e che ogni mattina mi fa vedere il mondo sotto una luce calda e bellissima, mi fa prendere sempre il bello delle cose e il meglio delle persone, mi fa credere che solo se miglioriamo noi stessi potremo migliorare tutto ciò che ci circonda. Ed è questo che auguro a voi, ad ognuno di voi.
I giorni passano e diventano mesi ed i mesi diventano anni, non possiamo permetterci di far scivolare via i desideri assecondando le aspettative di altri e neppure di aspettare su un binario morto che passi un treno che ci porti alla salvezza.
Le favole esistono. Non ho mai compreso come mai ad un certo punto della vita si smetta di credere alle favole, a Babbo Natale, alle fate, agli unicorni. Forse perché, giorno dopo giorno, perdiamo quella scintilla nello sguardo, la scintilla di cui parlavo prima. I colori diventano desaturati, la magia diventa abitudine e ci si assopisce sempre più. Ho voluto credere che al di là del mio piccolo giardino ci fosse un bosco fatato che aspettava solo me e mi ci sono incamminata. Mi sono fatta piccola piccola, ho seminato piccoli semi lungo il cammino e a primavera ho visto splendidi fiori e meravigliose farfalle, ho visto cieli azzurri a novembre e i tramonti rossi di giugno a dicembre.
Quando si è scelto di essere felici tutto sembra sorriderci.
E tu, cosa aspetti?