Ieri è stata una giornata impegnativa, molto impegnativa. Un gelato fragola-e-pistacchio che mi ha ricordato che mentre io ero impegnata a diventare grande i miei genitori invecchiavano, il cuore di un ragazzo impaurito che sceglie di chiudersi a chiave dall’interno piuttosto che amare e lasciarsi amare, un incidente stradale lungo la tratta Pescara-Fano che mi ha ricordato la fugacità e preziosità della nostra vita terrena, un’anam cara da accompagnare per mano nel suo smarrimento tra dubbi e domande.
Siamo tutti al mondo per splendere, per illuminare il cammino delle persone che amiamo e quello di chiunque incroci la nostra strada ma ci sono alcuni giorni in cui sento il cuore scricchiolare, faticare nel tenere insieme i pezzi e ieri è stato uno di quelli. Leonard Cohen ha scritto che “c’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”: ieri è entrata così tanta luce da far male.
L’immagine di quella moto in pezzi lì, sull’asfalto, dell’ambulanza, della polizia, … mi ha squarciato i pensieri come un vetro rotto. Sliding doors: mentre tu procedi lungo la tua corsia, sulla corsia opposta vedi lottare un ragazzo per sopravvivere e capisci che non siamo infiniti. Siamo qui, oggi, adesso e la decisione migliore che possiamo prendere ogni mattina è quella di respirare con la pancia, lanciarci sfidando la vertigine, abbracciare un amico, dedicargli il nostro tempo nonostante gli impegni, prenderlo per mano e dirgli di non avere paura, amare i nostri genitori, rispettare la vita che ci è stata concessa in dono, amare irrefrenabilmente.
Oggi sono un po’ più consapevole. E probabilmente lo sarò meno di domani.
Chiamate, chi amate.
8 Commenti
Io ti leggo e mi commuovo…ma tanto, forte…perchè scrivi di quelle cose che ti toccano nel profondo, che sicuramente tutti pensiamo, viviamo, ma che tu racconti e colpisci…al cuore!
Leggo tanta malinconia nelle tue parole, un pò di tristezza, e mi dispiace però ho imparato a capire che tu sei anche questa e che spesso la malinconia, nonostante il bel percorso lavorativo che vivi, prende il sopravvento.
Ti auguro un sereno viaggio.
Antonella
Che bello questo post!
Un bacione,
Mary
La frase finale chiamate, chi amate è da premio Oscar punto. Hai un vero dono, complimenti di cuore
Hai ragione Nunzia, la vita è davvero breve, è tutto uno sliding doors e bisognerebbe sempre dir a chi si ama che lo si ama…per non perdere quell’attimo e pentirsene poi per tutta la vita!
quanto hai ragione… questo post rispecchia perfettamente il mio essere in questo momento… Si va avanti!
Chiamate chi amate… è stupenda…
A volte c’è bisogno giusto di un paio di minuti di coraggio, così da evitare tante paranoie inutili…
Ciao Nunzia, ti seguo spesso, complimenti!
Love the article, last phrase is amazing!
W I SENTIMENTI
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