Parentesi. A volte ci si sente così: come tra parentesi e non l’hai deciso tu. Succede che la vita ti ci infila e che non sei tu a poter decidere i tempi della punteggiatura, né la lunghezza del periodo. Così ti fermi a respirare e aspetti il momento in cui la parentesi sarà chiusa. Congeliamo pensieri, abbracci, parole, congeliamo forse anche il cuore quando siamo tra parentesi…ma la verità è che tutto quello che vorremmo è qualcuno che ci salvi, qualcuno che non abbia paura o per lo meno che ne abbia meno di noi, qualcuno che ci accarezzi i capelli e che ci avvicini la testa alla sua spalla dicendoci che tutto si sistemerà e che andrà tutto bene, qualcuno a cui non interessi pesare le parole, neppure quelle che noi peseremmo col contagocce, qualcuno a cui non importi sapere che abbiamo torto, che non vuole aver ragione, a cui non interessi mettere i puntini sulle i, qualcuno che non abbia paura di sfidare quelle parentesi e magari di finirci dentro…con tutto quello che comporta, con tutto l’amore che a volte può far male e a volte farti toccare il cielo con un dito. Senza mantello da supereroe ma solo un sorriso ed un “sono qui”. Qualcuno che non si spaventi, che ci tenga la mano anche da lontano e che non ci dica “mi manchi”, perché un “mi manchi” è un “potrei ma non voglio”. Ed il mondo è pieno di “potrei ma non voglio”, di treni non presi, postini che non suonano due volte, cuori a metà, parentesi spaiate perse in questo mondo.
Qualcuno a cui dire “sono sicura di TE”.
E che sappia restare.
Ciò che doni non è dell’altro ma tuo: è la misura di ciò che sei.
Gennaio 30, 2018
15 Commenti
Qualche volta ci si sente come tra parentesi. Il bello del blog è che puoi raccontare come in un diario tutti i pensieri, sensazioni ed emozioni che si provano. La parte che preferisco. Buona giornata.
Ciao Ezio, hai ragione. Purtroppo a volte dimentico che questo è proprio un diario e che, come tale, ci posso scrivere tutto quello che mi passa per la testa e per il cuore. O quasi.
Buonanotte!
Mi è piaciuto proprio questo tuo pensiero, questo tuo regalarci alcune emozioni. :)
Grazie mille, Alice <3
Sono qui, non c’è stato momento in cui fossi altrove. Siamo stati spesso invisibili agli occhi dell’altro nascosti dietro muri, parentesi o dentro fortezze, . Ora ci sono anch’io dentro quelle parentesi, mi ci sono infilato confuso ma senza indugi con tutto quello che comporta. Ma la realtà bisogna viverla ad occhi aperti e con coerenza , responsabilmente e saldamente attaccati a ciò che ci sta a cuore. Possono esserci 1000 mani tese pronte a salvarti, ma fino a quando non vorrai tenerne stretta una, quella che ti accarezza i capelli, che tutte le sere ti sfiora le labbra ammirando il tuo viso e che al mattino ti tiene tra le braccia per sentire il tuo cuore, beh, fino a quel momento non ci sarà nulla che potrà chiudere quelle parentesi. Sono qui, chiuso fuori sotto la pioggia: Non voglio l’ombrello. Voglio entrare.
Caro Lorenzo, spero che la tua amata possa aver letto questo messaggio colmo d’amore per lei e vi auguro di ritrovarvi, oltre quella porta, oltre la pioggia, oltre il tempo, oltre gli errori, le parole dette e quelle non dette. L’amore a volte fa male ma ci fa capire che senza non potremmo mai vivere. Io non ho il campanello di scorta per citofonare a lei e chiederle di aprirti…solo il tempo potrà e dovrà fare il suo corso. Ti auguro tanta fortuna.
N.
Grazie Nunzia, grazie di cuore. Non c’è campanello, citofono o un romantico sassolino sul vetro che possa aprire quella porta. È stata chiusa dall’interno con un bel catenaccio. Sfondarla sarebbe come abbattere il ponte levatoio d’un castello: troveresti un altro muro e poi un’altra porta, le guardie, gli alfieri e su fino alla torre più alta; e giunto in cima, saresti davanti ad un cuore confuso e serrato come un pungo di rabbia. Solo chi governa quel pungo può alzare il catenaccio e aprire il suo cuore ferito alla persona a cui deciderà di affidare le cure per le sue pene.
Chiunque sia dovrà essere in grado di comprendere quale tesoro gli è stato affidato.
“Sipario”.
Un grande abbraccio.
Le pagine di diario sono le più belle.
Penso che quelle parentesi siano le assurdità della vita, le incomprensioni, gli errori. E poi penso che tutto quello che è destinato a rimanere rimane.
Oltre le parentesi.
“Congeliamo anche il cuore quando ci sentiamo tra parentesi”. Già. Aspettando che torni il sole per sciogliere quel ghiaccio.
Penso che questo sia un post bellissimo :)
Le pagine di diario sono quelle che ho tralasciato per tanto, troppo tempo. Adesso ho riscoperto il piacere di sentir scorrere le dita sulla tastiera collegandole direttamente al cuore. E’ una sensazione bellissima, ed è la ragione che mi ha fatto aprire questo blog. A volte perdiamo la rotta, poi la vita fa il resto e ci insegna come ritrovarla.
Grazie amica.
N.
romanitcamente Nunzia!
Grazie, Ilaria :)
Purtroppo hai ragione. Purtroppo. Sì perché almeno a me non è mai successo che qualcuno volesse entrare nelle mie parentesi. Qualcuno che avesse voglia di capire, di sentire oltre alle parole che si dicono. Di entrare nel mio mondo.
La vita è troppo piena di “potrei ma non voglio”. E a volte per farsi sentire si dovrebbe solo tacere.
Brava Nunzia..
Ciao Daniela, la verità è che al giorno d’oggi nessuno vuole più prendersi la responsabilità D’AMARE. Già. Perché amare è una responsabilità, è esserci, è presenza, è protezione.
So bene come ti senti.
Tra parentesi, appunto.
[…] Succede. Succede alle persone come me, a quelle forse un po’ troppo sensibili, a quelle che pesano le parole, a quelle che regalano il cuore senza conservarne un pezzetto per sé. Sono una blogger atipica, […]
[…] Due occhi che invitino ad affacciarsi alla vita, è questo che cerchiamo. Due occhi per cui valga la pena correre il rischio di essere felici, due occhi che ci salvino e non abbiano paura di finire nelle nostre parentesi. […]