Qualcuno diceva “siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”…ed aveva ragione: c’è un abisso. Ed è difficile scrivere esattamente quale sia la cosa che ci rende speciali ma ancora una volta Lactacyd, alleato numero uno di noi donne, mi ha chiesto di scrivere a parole mie perché – secondo me – ogni donna è unica e quali sono gli aspetti che ci rendono tali.
Non so esattamente come impostare questo articolo né quale piega prenderà, perché sto scrivendo d’istinto e quando lo faccio lascio che le dita scorrano veloci sulla tastiera senza usare alcun filtro. Probabilmente, per rispondere alla domanda che mi è stata fatta, dovrò raccontare di voi. Strano, vero? Vi racconto sempre di me, indirettamente o direttamente, ed invece oggi voglio scrivere di voi. Sì, perché per me ognuna di voi è speciale e, in quanto tale, UNICA.
Inizio col parlare di Daniela, animo avventuroso celato tra le mura del miglior ospedale al mondo per la chirurgia oculistica. Di quell’ufficio al piano -1 di un ospedale londinese, da dove non si vede il cielo e dove i desideri fanno fatica a farsi spazio. Così spesso si rifugia tra le mie foto e ripensa a quando, due anni fa, ha fatto un salto nel vuoto licenziandosi dal suo vecchio lavoro e andando prima in Africa come volontaria e poi ad Haiti a lavorare per le Nazioni Unite. Poi, all’improvviso, le è mancato il coraggio di continuare. Ha riposto le valigie e si è fermata a Londra, in quell’ufficio al piano -1. Ogni tanto riapre la scatola dei ricordi e sorride. Lo sa bene quanto è bello il Mondo oltre quel seminterrato ma l’Amore le ha dato modo di compensare ed alla fine va bene così: la felicità a volte è anche fermarsi, respirare, sentir battere il cuore.
Poi c’è Francesca, neomamma e neolaureata. Non è stato facile, soprattutto perché un figlio – durante i suoi primi anni di vita – ti assorbe quasi tutte le energie. Eppure la sua testardaggine l’ha premiata. “Ho sempre chiesto consigli che puntualmente, poi, ho sempre accantonato seguendo il mio istinto e la mia impulsività. Non ho mai accettato di intraprendere la strada più semplice, studiavo e lavoravo, sacrificavo una parte della mia adolescenza perché volevo sentirmi libera ed indipendente. Oggi per molti sono quella dal grande potenziale rimasto sospeso. Oggi mi ritrovo con un bambino di sei settimane tra le braccia mentre sono qui a scrivere ad un esame e metà tesi dalla laurea magistrale in giurisprudenza”, mi scriveva un anno fa. Oggi quel bambino ha più di un anno, Francesca si è laureata ed è in cerca della sua strada nel mondo. Io l’ho seguita a distanza lungo il cammino, vedendola brillare da lontano.
Poi arriva Chiara, occhi grandi e scuri, di quelli in cui ti ci perdi. “Ho capito che la vita è anche buttarsi, andare fuori da quelle noiose regole, ma soprattutto essere felici. Ora è arrivato il momento di rischiare, di buttarsi, di abbandonare il mio porto sicuro. Sono in stand by da un periodo più o meno lungo aspettando di capire cosa è per me la felicità”, mi ha scritto qualche giorno fa, aggiungendo “Grazie per offrirmi un occhio in più per guardare da una finestra il mondo … Magari mi affaccerò anche io e vedrò che guardare con occhi diversi la vita te la può salvare”. In realtà sono io a dover ringraziare, perché stare dall’altro lato e fare da spugna per le emozioni di tutte queste meravigliose donne mi regala sempre un giorno in più per sorridere. Chiara è unica perché ha scelto di mollare gli ormeggi, di navigare a perdita d’occhio e col cuore leggero.
Vi racconto di Sonia, e ve la racconto attraverso queste sue parole: “per oggi voglio salutarti cosi, con l’immagine di uno dei luoghi che più amo nella mia città: Siracusa. E’ una terrazza sul mare, come amo chiamarla io; è una vecchia tonnara abbandonata ed è il luogo in cui spesso vado a rifugiarmi per staccare dai rumori della quotidianità”. Ed io in quella foto mi ci sono persa. Dalla sua terrazza si vede il mare blu, una barca che taglia l’orizzonte ed un cielo color indaco. Può una foto unire due persone sotto lo stesso cielo? Oh sì, se può, perché noi donne siamo così: empatiche. Sonia è unica perché ha portato anche me (ed oggi, anche voi) su quella terrazza a picco sul blu. Lo vedete l’infinito?
E Patrizia?! Come non parlarvi di Patrizia?! Gli esami di maturità appena conclusi e tanta voglia di camminare con le spalle alte in questa vita per lei ancora tutta da scoprire. “…manda un grande in bocca al lupo a me ed alle mie amiche di classe, perché – come dici tu – se mettiamo in circolo energia positiva ci torneranno indietro cose bellissime”. Patrizia si è diplomata da qualche giorno e la maturità non è stata proprio come se l’aspettava. Le ho scritto che neppure la mia è stata come me l’aspettavo, che sono tornata a casa in lacrime dopo aver visto il mio voto ma che poi cresci e capisci che non sono i numeri a fare le persone e che la vita inizia proprio adesso, fuori dalle mura del liceo. Patrizia è la mascotte, in questo articolo, ed io ho voluto raccontarvi anche di lei perché tutte noi siamo state Patrizia, qualche anno fa o molti anni fa.
Cinque storie, cinque donne ordinarie e straordinarie che ho voluto raccontarvi mettendo insieme le mie e le loro parole. Vorrei poter scrivere di ognuna di voi e forse un giorno lo farò…ma nel frattempo vi chiedo: quali sono le piccole e grandi azioni di ogni giorno che ci rendono speciali? Per me ogni giorno è speciale anche perché ci siete voi, e per voi? Lactacyd ha creato un nuovo concorso per dare voce a tutte le donne e aumentare la consapevolezza di quanto sappiamo e possiamo fare per vivere ogni giorno con entusiasmo. Fino al 30 agosto 2015, collegandosi al sito lactacydvclub.it è possibile partecipare al concorso “The Power of V”: 140 caratteri per raccontare le azioni che ogni giorno ci rendono orgogliose di essere una V-Girl. In palio un esclusivo weekend tutto al femminile a Capri con le Pinktrotters, la community lifestyle che riunisce ragazze e donne coinvolgendole in eventi, viaggi, divertimento e glamour ma con l’aggiunta di un ingrediente speciale: l’amicizia! Cosa aspettate?
4 Commenti
Che belle storie, siamo tutte delle donne straordinarie :)
Passa dal mio blog The Style Fever by Mina Masotina :)
io ho partecipato al contest, magari vincere un bel weekend a Capri!
Nameless Fashion Blog
Bellissime queste storie di queste donne <3
Kiss
Tatiana, tatilovespearls.com
vabbe ma love ma che storie bellissime!
davvero bellissimo questo post!
è sempre piacevole leggere storie del genere e soprattutto conoscere chi ti segue
xoxo